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Antipirateria

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Il nostro impegno contro la pirateria
AIE fornisce ai propri soci protezione, assistenza e consulenza ai fini della prevenzione e della repressione della pirateria delle opere dell’ingegno.

Lo fa promuovendo controlli periodici sia presso copisterie, centri stampa e università, con l’intento di contrastare la pirateria “tradizionale” legata alle fotocopie, sia combattendo il fenomeno della pirateria elettronica in rete.

Oltre ad azioni di controllo e intervento autonome, l’associazione agisce su indicazione dalla Commissione interna antipirateria o a partire da segnalazioni dei soci stessi.

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Un servizio dedicato ai soci per aggiornarli sulle attività dell'Associazione.

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Il fenomeno della pirateria digitale
La possibilità di operare a favore di tutti i propri editori associati rende l’ufficio antipirateria di AIE un osservatorio privilegiato per quanto riguarda l’analisi delle nuove modalità e tendenze della pirateria informatica e lo studio delle relative contromisure.

Le dimensioni

Non è agevole stabilire le dimensioni del fenomeno, dato che, come tutte le forme di attività illegale, tende a non essere facilmente quantificabile. Sulla base di stime di esperienza prudenziali, tuttavia, parliamo di diverse decine di migliaia di file unici (cioè titoli) che riproducono libri italiani attualmente disponibili in rete nei diversi formati. A livello di ricerca sperimentale l’Associazione italiana editori ha verificato che circa tre quarti dell’offerta legale è disponibile anche in versione pirata nell’arco di circa dieci giorni dalla data della sua pubblicazione.

La messa a disposizione di file avviene sempre più spesso attraverso siti internet come blog, forum o social network in cui vengono caricati file contenenti opere tutelate dalla legge sul diritto d’autore, a volte con possibilità di download diretto, altre con collegamenti a siti di file hosting, che archiviano grandi quantità di materiale digitale di vario tipo, ovvero indicizzando chiavi di ricerca per accedere a piattaforme torrent o P2P.

Grazie alla costanza e all’efficienza del suo lavoro l’Associazione ha ottenuto da alcuni siti l’accesso a corsie preferenziali che in alcuni casi le consentono addirittura di rimuovere direttamente link a contenuti protetti. Anche in circostanze comuni il processo di rimozione di contenuti digitali è comunque molto rapido ed efficace e si risolve generalmente nel giro di poche ore.
Indagini sulla pirateria editoriale
AIE commissiona a Ipsos ricerche sui fenomeni di pirateria editoriale e sull'impatto che ha sul settore, sulla filiera produttivo-distributiva, sugli autori e sulle aziende della filiera. La prima edizione dell'indagine è stata presentata a gennaio 2020, la seconda edizione a marzo 2022. 

Tutti i dati dell'indagine 2020

Tutti i dati dell'indagine 2022

Tutti i dati dell'indagine 2024

Cosa significa?

Il mondo dell’antipirateria, e più in generale quello della diffusione dei contenuti in rete, utilizza termini tecnici, spesso in lingua inglese. In questa sezione puoi trovare un piccolo dizionario che evidenza le parole usate con maggiore frequenza.

 

Sistema per l’archiviazione e la gestione di dati basato su hardware e software che risiedono in rete, e non nel computer di chi li utilizza (es. Dropbox).

Siti che fungono da “magazzino” di file, in cui gli uploader caricano contenuti che sono successivamente messi a disposizione dei downloader. Normalmente corrispondono agli uploader una piccola somma di denaro per ogni download che viene effettuato.

L’atto di chi (downloader) preleva (scarica) un contenuto dalla rete.

File che contiene le informazioni necessarie perché un apposito programma possa scaricare le varie parti in cui è suddiviso il contenuto desiderato.

Evoluzione del sistema di Notice & Take Down, in base al quale il responsabile del sito non solo deve rimuovere il contenuto contestato, ma anche impegnarsi affinché non sia caricato nuovamente.

Procedura attraverso cui il titolare dei diritti o un suo incaricato comunica ai responsabili di un sito Internet che attraverso i suoi servizi si stanno commettendo degli illeciti (il download di un determinato contenuto) e ne richiede la rimozione.

Protocollo di comunicazione che, attraverso appositi programmi, consente lo scambio di file che si trovano non in Internet, ma nei computer delle persone interessate.

Forma di finta pirateria che ha lo scopo di attrarre i navigatori con l’intento di carpire loro denaro o altre utilità promettendo la disponibilità di file (che non esistono) e che diverrebbero accessibili solo dopo aver sottoscritto un abbonamento ad un cyberlocker, aver scaricato dei software, aver partecipato a giochi o similari.

Nell’ambito dei contenuti librari, una modalità di fruizione “in diretta”, senza possibilità di download, possibile solo in presenza di una connessione alla rete.

L’atto di chi (uploader) immette un contenuto nella rete.

Sistemi che consentono di abbreviare gli indirizzi Internet e che sono spesso utilizzati in contesti pirata, abbinati ai cyberlocker, per ottenere ulteriori remunerazioni. Il link abbreviato diventa accessibile dopo che il navigatore compie una certa azione. Per ciascuno di questi atti, colui che ha messo a disposizione l’indirizzo abbreviato riceve un compenso.

 

I nostri risultati

Per quanto riguarda il fenomeno delle fotocopie, molti sono gli esercizi commerciali in cui -a seguito di controlli delle autorità- si sono riscontrate attività illecite e violazioni di diritto d’autore. Presso di essi sono state sequestrate oltre 45.000 opere (cartacee o file) che hanno portato a sanzioni per oltre 700.000 euro.

In ambito digitale, invece, sono stati rimossi circa 200.000 link, con una media che ha superato le 500 unità al giorno. Se ricordiamo che a volte un solo link porta ad un file che contiene anche decine di titoli diversi, il numero delle opere protette messe illecitamente a disposizione e rimosse aumenta considerevolmente.



45000

Opere fotocopiate sequestrate

700000

Sanzioni comminate

200000

Link pirata rimossi dalla rete

500

Media link rimossi al giorno